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Preparazione al parto

Giu 12, 2020 | In Attesa

Prepararsi al parto è importante per ogni donna durante la gravidanza ma non è semplice considerato che si sta vivendo un periodo di forti emozioni, compresa quella più che naturale della paura. Come prepararsi questo momento speciale?

Una donna ha bisogno di togliersi in tutta tranquillità alcuni dubbi fondamentali, che possono riguardare la scelta della struttura in cui partorire, le modalità del parto (naturale o indotto), la preparazione della borsa e la gestione del dolore e del travaglio.

Lovabear Preparazione al parto

         Indice

1. Come prepararsi al parto?

 

Il corso di preparazione al parto, anche detto corso preparto, è importantissimo per sentirsi pronte durante il travaglio.

Questi corsi di preparazione, gratuiti o a pagamento, sono sempre garantiti a tutte le donne in gravidanza.

Il corso preparto è sempre tenuto da professionisti che ti spiegheranno come funziona il travaglio in base alle diverse modalità di parto (naturale, indotto, cesareo…), esaminando insieme ogni fase della nascita del bambino e dandoti preziosi suggerimenti sulla gestione del neonato nelle sue prime settimane di vita.

Il corso è costituito da una decina di lezioni in cui potrai anche svolgere degli esercizi di preparazione: ti verranno insegnate delle tecniche di respirazione e controllo del corpo che faciliteranno il momento del parto, garantendoti così una maggiore tranquillità psicofisica.

2.Come scegliere il tipo di parto e la struttura giusta?

 

Come prepararsi a diventare mamma se non scegliendo la modalità di parto più adatta a noi?

Ovviamente, sempre e solo seguendo i consigli del medico che ci segue. Il parto naturale è un parto vaginale, fisiologico e spontaneo, quello che avviene senza essere in alcun modo provocato o accelerato: il travaglio segue il ritmo naturale della donna e del suo bimbo, seguito in ogni fase dalle ostetriche, che devono garantirne la sicurezza, sostenendo e ascoltando la partoriente e le sue esigenze durante il travaglio.

È il preferito dalla maggior parte delle donne: basta essere in buona salute e che non si tratti di un parto a rischio.

Molte donne scelgono invece il cesareo, che dovrebbe essere consigliato solo in caso di reale necessità. Spesso invece viene scelto per paura del dolore, perché è possibile programmarlo con esattezza o perché l’epidurale non è abbastanza garantita e rimborsata.

Il parto cesareo, tuttavia, è un’operazione chirurgica che costringe la donna a letto con flebo e catetere e comporta dolori, se non durante il travaglio, nella fase successiva, a causa dell’operazione.

Col parto naturale, invece, i tempi di ripresa sono decisamente brevi. Il parto naturale può svolgersi senza anestesia oppure con l’epidurale (sempre che non venga esplicitamente sconsigliata dal medico).

Per prepararsi nel migliore dei modi, è sempre bene chiedere alla struttura se l’epidurale, nel caso in cui la si domandi, è garantita 24 ore su 24. Per ottenerla è necessario svolgere una visita anestesiologica per escludere possibili complicazioni. In alcune strutture, inoltre, è possibile effettuare il parto in acqua. Anche in questo caso, è utile informarsi in precedenza.

Quale struttura scegliere? La soluzione migliore è quella di affidarsi ai bollini rosa attribuiti da Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, che valuta quali sono le strutture più attente alla nostra salute. Sul sito di Onda troverete anche le informazioni sui servizi offerti dalle diverse strutture.

3. Come riconoscere il momento del parto

Prepararsi al parto significa anche sapere quando comincia il travaglio! L’indizio ci viene fornite dalle contrazioni.

Durante il travaglio le contrazioni diventano sempre più frequenti, dolorose e regolari. Generalmente la loro durata va dai trenta ai sessanta secondi e il dolore che causano è in continuo aumento, via via che il travaglio prosegue e il parto si avvicina.

Imparare a distinguere delle normali contrazioni da contrazioni cosiddette “preparatorie” è importante per capire se è arrivato il fatidico momento.

4. La gestione del dolore e della paura

Il dolore del parto è presente quasi sempre, ma in misura molto soggettiva e con intensità diversa anche nella stessa donna che partorisce più volte (per esempio generalmente il secondo parto è meno impegnativo e doloroso del primo).

Molte donne descrivono la paura del parto naturale come paura di non essere capaci di sopportare il dolore, ma anche nel parto naturale il dolore si può trattare e gli operatori devono saper aiutare la mamma a sopportarlo (anche perché in qualche modo il dolore contribuisce a garantire che tutto proceda per il meglio).

Ecco le prime misure da prendere per controllare il dolore, misure che non costano nulla: aiutare la donna a muoversi, ad assumere le posizioni che riducono le sensazioni dolorose, offrire piccoli pasti leggeri e bevande, mantenere l’ambiente protetto da influenze stressanti esterne, favorire la presenza del partner o di un’altra persona di fiducia, proporsi come una presenza attenta, discreta e rassicurante.

Anche l’immersione in acqua ha una grande efficacia: tutte le donne con un travaglio a basso rischio dovrebbero avere una vasca a disposizione in cui galleggiare, o almeno una doccia per i momenti più impegnativi della dilatazione.

bisogna ricordare che non si è sole: durante il travaglio ci saranno con te dei professionisti che ti sapranno aiutare nel gestire il dolore, facendoti assumere posizioni che riducono la sofferenza, mantenendo l’ambiente sereno, favorendo la presenza di persone di fiducia.

Per alcune donne può inoltre risultare utile ascoltare della musica in sala parto che la aiuti a distrarsi, ad accompagnare il ritmo del respiro con delgi esercizi mirati o, semplicemente, a rilassarsi.

5. La borsa per ospedale: cosa serve?

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Per prepararsi al parto è fondamentale tenere pronta una borsa da portare in ospedale. Si sa: quando il travaglio arriva, il tempo stringe ed è bene che sia tutto pronto per correre il più veloce possibile!

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Cosa mettere allora nella fatidica borsa? Prima di tutto, la futura mamma dovrà portare con sé tutti i documenti e referti che riguardano la sua gravidanza, a partire dagli esami a cui si è sottoposta.

Servirà poi qualche camicia da notte, una vestaglia, delle pantofole, della biancheria intima e tutto quello che concerne la sua igiene personale.

Nella borsa, inoltre, bisognerà mettere il necessario per il bimbo in arrivo: bustine corredino,tutine, copertine, bavaglini, body… in questo caso, è sempre bene parlare prima con l’ospedale per domandare cosa loro mettono a disposizione e cosa invece servirà portare.

6. Il dopo parto

Prima di tutto sarà necessario risolvere le questioni burocratiche, dichiarando la nascita del bambino e scegliendo il pediatra a cui affidarlo: ti basterà rivolgerti rispettivamente all’ufficio anagrafe del tuo comune e all’Asl.

Sarà bene poi aver già preparato tutto ciò che potrà poi essere utile sin dal ritorno a casa.

Certo, non si potrà già avere tutto pronto, ma almeno l’indispensabile, ad esempio un passeggino.

Per scegliere quello giusto dovrai tenere conto certo del tuo stile di vita, ma soprattutto del benessere e della sicurezza del bambino, che va messo sempre al primo posto.

Lovabear mamma incinta baby